Di loro dicono: “๐ ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ฅ๐ฐ๐ฎ๐ช๐ฏ๐ข๐ฏ๐ต๐ช ๐ฎ๐ฐ๐ฅ๐ช ๐ฎ๐ข๐ญ๐ช๐ข๐ฏ๐ช ๐ฆ ๐จ๐ข๐ฎ๐ฃ๐ช๐ข๐ฏ๐ช ๐ด’๐ช๐ฏ๐ด๐ฆ๐จ๐ถ๐ฐ๐ฏ๐ฐ, ๐ฎ๐ข ๐ท๐ฆ๐ฏ๐จ๐ฐ๐ฏ๐ฐ ๐ง๐ถ๐ด๐ช ๐ช๐ฏ ๐ถ๐ฏ๐ข ๐ฑ๐ช๐ถฬ ๐ข๐ฎ๐ฑ๐ช๐ข ๐ฐ๐ง๐ง๐ช๐ค๐ช๐ฏ๐ข ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐ณ๐ช๐ต๐ฎ๐ฐ ๐ฐ ๐ช๐ฎ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ป๐ช๐ฐ๐ด๐ช๐ต๐ช ๐ฅ๐ข ๐ฅ๐ช๐จ๐ณ๐ฆ๐ด๐ด๐ช๐ฐ๐ฏ๐ช ๐ด๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ช๐ฎ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ข๐ญ๐ช ๐ฑ๐ช๐ถฬ ๐ข๐ด๐ต๐ณ๐ข๐ต๐ต๐ฆ ๐ฆ ๐ฑ๐ด๐ช๐ค๐ฉ๐ฆ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ช๐ค๐ฉ๐ฆ.”
E ci sembra una buona anteprima in vista del concerto di โช ๐๐ข๐๐ข โช!
๐ ๐ฒ๐ฟ๐ฐ๐ผ๐น๐ฒ๐ฑ๐ถฬ ๐ฎ๐ฏ ๐น๐๐ด๐น๐ถ๐ผ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฑ
Dalle 22:00
BagnOsteria Tarifa
Mamah Diabate, suonatore dello strumento tradizionale “ngoni” e musicista per anni al fianco della regina della musica del Mali Rokia Traoré, è protagonista della produzione realizzata insieme al griot del Gambia virtuoso della kora Jabel Kanuteh e a due tra i più apprezzati alchimisti dei suoni italiani come Marco Zanotti e Stefano Pilia.
Quest’ultimo dal 2012 al 2020 è stato insieme a Diabate al fianco di Rokia Traorè per la realizzazione dei suoi due ultimi lavori discografici “Beautiful Africa” e “Ne So”, entrambi editi da Nonesuch records, e per diversi tour tra Europa, Stati Uniti ed Africa. La cantante maliana ha inoltre recentemente collaborato con Marco Zanotti per il singolo “Ka munu munu” della Classica Afrobeat Orchestra, da lui diretta.
In qualche modo Rokia Traore rappresenta un trait union tra i membri di questo quartetto e, anche per questo, LOLO rappresenta un ponte tra culture teso a mostrare la ricchezza della conoscenza e dello scambio tra universi sonori lontani quanto incredibilmente complementari e sensibili.
La musica di questo inedito quartetto prende forma dalla grande duttilità e curiosità che contraddistingue i quattro musicisti coinvolti che ricercano insieme un linguaggio musicale universale e contemporaneo. L’unione di due coppie già assodate come quella tra Pilia e Diabate (a fianco a Rokia Traore) e tra Kanuteh e Zanotti (che in duo hanno pubblicato un paio di album e suonato recentemente in vari stati d’Europa e dell’Africa Orientale) si sovrappone alla doppia identità del quartetto per metà africana,Gambia e Mali, e per l’altra italiana, in un chiaroscuro di contrasti e riflessioni, sviluppando insolite geografie e architetture.
Il fluire del tessuto musicale delle composizioni e delle improvvisazioni riflette le sensibilità e i diversi background dei musicisti, sempre a cavallo tra paesaggistica e narrazione, tra jazz, rock, folk e avanguardia.
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Più info sul sito: http://www.spiaggesoul.it/soul_site
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